La mostra

ViteAttraverso. Storie, documenti, voci di ebrei milanesi nel ‘900.
A cura di Laura Brazzo, Carla Cioglia, Francesco Lisanti.

1945, aprile. I partigiani sono appena entrati a Milano, tra loro anche Mario Levi – il colonnello “Vittorio” – che sarà tra i primi a entrare, quattro giorni dopo, all’Albergo Regina, dove ha sede il comando delle SS dall’armistizio dell’8 settembre e dove si sta trattando per una resa. Non rivedrà suo fratello Fausto, che è già morto ad Auschwitz. Il 26 aprile saranno sempre i partigiani a liberare Renata Caminada dal carcere di San Vittore, dov’era rinchiusa da dieci giorni insieme alla sorella, arrestata dai nazifascisti. Chi dalla fine del 1943 si era nascosto per sopravvivere potè finalmente uscire: Mosè Dana e la sua famiglia, rimasti nascosti in un edificio parzialmente diroccato in via Cenisio; Dino Molho che con la sorella e i genitori aveva trovato la salvezza in un rifugio situato all’interno di un magazzino della loro azienda a Magenta. Chi era riuscito a fuggire in Svizzera potè iniziare a pensare al ritorno: la poetessa Lina Schwarz che si trovava a Brissago; Guido Lopez con i genitori rifugiati a Roveredo Grigioni; Fabio Luzzatto e i suoi quattro figli, antifascisti e perseguitati  politici che si rifugiarono sul lago di Lugano; le famiglie di Emanuele, Nissim e Victor Pardo Roques, che ancora una volta nella loro vita avevano dovuto abbandonare la loro casa ed erano fuggite dall’Italia.

La mostra “ViteAttraverso. Storie, documenti, voci di ebrei milanesi nel ‘900”, realizzata dalla Rete di MilanoAttraverso, racconta queste persone, la loro rinascita dopo la Liberazione e la fine del conflitto mondiale, ma anche ciò che accadde loro ad inizio secolo, durante il Ventennio fascista, con la promulgazione delle leggi antiebraiche, con la guerra. Cesure che cambiarono più volte le loro esistenze, in alcuni casi irrimediabilmente. Vite raccontate attraverso immagini, documenti e testimonianze, ricostruite partendo dalle fonti presenti negli archivi milanesi.

La mostra è organizzata per singole “Storie”. Ciascuna di esse  presenta sei momenti chiave, per la  storia del paese e per quella loro personale. Centrale per tutti è la data del 25 aprile 1945; i momenti precedenti e successivi a questa data sono proposti e si possono navigare in maniera circolare. In questo modo il visitatore è libero di seguire lo svolgimento cronologico della storia o di costruirsi liberamente un proprio percorso. 
L’esposizione è arricchita da un agile apparato di approfondimenti – “Contesti” – su alcuni luoghi e momenti significativi nelle vicende dei protagonisti, della città di Milano e del paese in generale. Ciascun “contesto” offre un’ulteriore modalità di navigazione della mostra, trasversale alle singole storie. Completa il quadro della mostra il testo di Giovanni Scirocco, dedicato al 25 aprile a Milano. 

Si ringraziano Italo Levi, Fabio Lopez, Giorgio Molho, Antonio Padoa-Schioppa, Emanuele Pardo Roques, Virginia Salinas, Eugenio Schek, Susanna Schwarz per il supporto e la collaborazione nella ricostruzione delle vicende famigliari 

Si ringrazia inoltre Giovanni Scirocco per il contributo su il 25 aprile a Milano

Letture a cura di Sergio Albertini, Fiorenza Auriemma, Marzia Dolci, Paolo Fior, Gianfranco Giorgi, Andrea Lawendel, Dora Marmorosa, Benny Peiser
per il Patto di Milano per la Lettura 

Progetto grafico: Sara Radice
Sviluppo tecnologico: Fabio Sturaro

ViteAttraverso. Storie, documenti, voci di ebrei milanesi nel ‘900.
A cura di Laura Brazzo, Carla Cioglia, Francesco Lisanti.

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